La crescente diffusione della concorrenza sleale a Taranto sta mettendo sempre più a rischio gli imprenditori onesti, i loro clienti e i dipendenti aziendali. Questo fenomeno, definito dal Codice Civile negli articoli 2598-2601, rappresenta una seria minaccia per il tessuto economico locale. La concorrenza sleale si manifesta attraverso l'uso di mezzi o tecniche non conformi ai principi della correttezza professionale, con l'obiettivo di danneggiare deliberatamente l'azienda di un concorrente. Il nostro Investigatore Privato a Taranto si occupa spesso di questo grave problema e dei relativi risvolti sul piano economico e sociale.
Questa pratica scorretta può assumere molte forme, tra cui il plagio dei prodotti o dei servizi, la diffamazione dell'azienda concorrente, la violazione della proprietà intellettuale e il dumping dei prezzi. Gli imprenditori leali si trovano così ad affrontare sfide sempre più complesse nel proteggere la loro reputazione, i loro clienti e il loro business.
È importante affrontare la concorrenza sleale con determinazione e prontezza. Gli imprenditori possono fare affidamento su strumenti legali e investigativi per individuare e contrastare le pratiche sleali. Le agenzie investigative, come la nostra, offrono servizi di indagine specializzati per raccogliere prove e documentare i casi di concorrenza sleale, fornendo così un supporto prezioso nel perseguire i responsabili e proteggere gli interessi legittimi delle imprese oneste.
Il nostro investigatore privato a Taranto si occupa spesso di concorrenza sleale, del resto la provincia di Taranto è una zona estremamente fiorente per ciò che concerne l'industria nei differenti settori commerciali.
L'industria è da sempre trainante nel territorio tarantino.
In questo contesto è facile imbattersi in competitors scorretti e quindi in casi di concorrenza sleale, gli stessi dei quali si occupa il nostro investigatore privato.
Gli atti di concorrenza sleale son definiti, nella nostra giurisdizione, dall’art 2598 Codice Civile, che così recita:
“Ferme le disposizioni che concernono la tutela dei segni distintivi [2563, 2568, 2569] e dei diritti di brevetto [2584, 2592, 2593], compie atti di concorrenza(1) sleale chiunque:
1) usa nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione [2564] con i nomi o i segni distintivi legittimamente usati da altri, o imita servilmente i prodotti di un concorrente, o compie con qualsiasi altro mezzo atti idonei a creare confusione con i prodotti e con l’attività di un concorrente;
2) diffonde notizie e apprezzamenti sui prodotti e sull’attività di un concorrente, idonei a determinarne il discredito, o si appropria di pregi dei prodotti o dell’impresa di un concorrente(2);
3) si vale direttamente o indirettamente di ogni altro mezzo non conforme ai principi della correttezza professionale e idoneo a danneggiare l’altrui azienda [1175, 2599, 2600].”
Chiaramente la legge punisce tali illeciti a tutela delle parti lese, che però possono essere costrette a fornire le prove inconfutabili della concorrenza sleale subita in sede di processo, e per far ciò possono avvalersi del supporto di una buona agenzia investigativa.
A tal proposito occorre ricordare che , l’art. 2600 del Codice Civile recita:
“Se gli atti di concorrenza sleale sono compiuti con dolo o con colpa, l’autore è tenuto al risarcimento dei danni [2043, 2598, n. 3](1).
In tale ipotesi può essere ordinata la pubblicazione della sentenza [120 c.p.c.].
Accertati gli atti di concorrenza, la colpa si presume [2727](2).”
I requisiti necessari per la configurazione della Concorrenza Sleale sono:
• il soggetto danneggiato deve essere un imprenditore;
• l’imprenditore danneggiato opera in concorrenza con l’imprenditore sleale.
I modi in cui l’illecito viene perpetrato sono innumerevoli ma possiamo evidenziare i seguenti:
• Utilizzo di nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con i quelli legittimamente usati dai concorrenti (ad esempio loghi che imitano nomi e forme a tal punto da trarre in inganno l'acquirente);
• Imitazione di prodotti tipici di un concorrente e a quest’ultimo direttamente riconducibili.
• Diffusione di notizie mendaci sui prodotti e sull’attività di un concorrente, al fine di screditare quest’ultimo (ad esempio diffondere la notizia che un dato prodotto alimentare sia creato con materie prime scadenti o addirittura dannose);
• Utilizzo di altri mezzi e/o escamotage utili a danneggiare l’azienda concorrente in favore della propria.
Liberarsi della concorrenza sleale a Taranto è possibile grazie a noi della Iuris Investigazioni.